Durante un viaggio in Belgio, mi sono imbattuto in un prodotto che ha attirato la mia attenzione al supermercato: uova sode sgusciate, pronte da mangiare. Ora, per chiunque sia abituato a preparare le uova sode a casa, l’idea di trovarle già pronte e sgusciate in confezioni di plastica è sicuramente curiosa.
Da un lato, si potrebbe vedere questa innovazione come un progresso nella comodità alimentare, dall’altro, c’è da chiedersi se questo sia davvero un passo avanti per l’umanità o piuttosto una marcia indietro.
Uova con il guscio: la natura aveva già pensato a tutto
Le uova 🥚 , per loro natura, vengono già confezionate in modo perfetto. Hanno il loro guscio protettivo, biodegradabile e facile da eliminare.
Non solo, il guscio è anche una barriera naturale che protegge l’uovo da contaminazioni e lo mantiene fresco per un certo periodo.
Quindi, la domanda sorge spontanea: perché aggiungere plastica dove non serve?
In un mondo dove stiamo cercando di ridurre l’uso di plastica, promuovere la vendita di uova già sgusciate e confezionate in materiali sintetici sembra andare contro corrente. La plastica è uno dei maggiori inquinanti ambientali, e ogni piccola confezione contribuisce ad aggravare il problema.
Certo, capisco che per alcune persone, come chi vive una vita frenetica o ha difficoltà motorie, trovare prodotti pronti all’uso sia un vantaggio. Ma è davvero giustificabile?
La scomodità del progresso
Non è solo una questione di uova. Pensiamo ad altri prodotti che vengono confezionati eccessivamente per garantire comodità: frutta già tagliata e confezionata in plastica, verdure pronte da cuocere con vassoi e pellicole di plastica, persino banane confezionate singolarmente in sacchetti di plastica (sì, esistono!).
Stiamo veramente andando verso un futuro più semplice o stiamo rendendo le cose più complicate per l’ambiente?
L’evoluzione del packaging alimentare sembra voler rispondere a una domanda crescente di praticità, ma a quale costo?
Ridurre il tempo di preparazione in cucina vale l’aumento dell’inquinamento da plastica?
Non possiamo ignorare che ogni piccolo cambiamento nelle nostre abitudini di consumo ha un impatto significativo sull’ambiente.
Ha senso sgusciare le uova?
Ritornando alle uova sode sgusciate: sì, hanno il vantaggio di essere pronte da mangiare. Per alcuni, può sembrare un piccolo lusso, una comodità in più che semplifica la vita. Ma togliere il guscio a un uovo è un’operazione semplice e veloce, che non richiede attrezzature particolari né troppo tempo.
Forse dovremmo rivalutare cosa intendiamo per “comodità”.
E lo stesso discorso vale per altri alimenti che vengono trasformati e confezionati per facilitarne il consumo.
Dobbiamo davvero rendere tutto così semplice? O forse dovremmo imparare a ritagliarci qualche minuto in più per fare da soli quelle piccole cose che ci connettono con il cibo in modo più autentico? Preparare un pasto non dovrebbe essere solo un modo per nutrirsi, ma anche un’esperienza, un momento per prendersi cura di sé stessi e del proprio benessere.
Fino a dove arriveremo?
Se continuiamo su questa strada, dove ci porterà? Arriveremo al punto in cui tutto sarà pre-confezionato e pronto all’uso? Dove la plastica dominerà gli scaffali dei supermercati e le cucine delle nostre case? È questo il progresso che vogliamo?
Forse dovremmo fermarci un attimo e riflettere su quali sono i veri valori da perseguire. In un mondo che sta lottando per trovare soluzioni sostenibili, ridurre l’uso della plastica e tornare a metodi di consumo più semplici e naturali potrebbe essere la vera evoluzione. Non sempre ciò che è nuovo o comodo è necessariamente migliore.
In conclusione
Avevo in mente di scrivere questo articolo da oltre un anno, dopo il mio viaggio in belgio di Novembre 2023. Nel nostro viaggio abbiamo visitato Bruxelles, Bruges, Gand e Anversa.
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Le uova sode sgusciate le ho viste in un supermercato a Bruxelles e mi hanno fatto riflettere su quanto il concetto di progresso sia soggettivo. Se da una parte possiamo apprezzare la comodità che certi prodotti ci offrono, dall’altra non possiamo ignorare le conseguenze che tali scelte comportano per l’ambiente.
Il vero progresso potrebbe risiedere nel trovare un equilibrio tra la comodità e la sostenibilità, tra il tempo che risparmiamo e l’impatto che generiamo. Forse, in un mondo ideale, le uova sode resteranno con il loro guscio naturale e noi impareremo ad apprezzare la bellezza della semplicità, evitando di complicare ulteriormente le cose con un packaging non necessario.
Che ne pensi? Facciamo un passo indietro e rivalutiamo il nostro concetto di comodità per un futuro più sostenibile?
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