Cosa significa GDO

04/04/2021
Francesco Massimo Gallo
GDO: Grande Distribuzione Organizzata

Cosa significa GDO? GDO è l’acronimo di Grande Distribuzione Organizzata.

Ciao, sono Francesco Massimo Gallo, Ingegnere Informatico e dal 2012 sono Responsabile Logistica in una importante azienda della Grande Distribuzione Organizzata.

Il mio lavoro è diventata la mia passione, e per questo motivo ho deciso di condividerla con te!

Torniamo a noi e vediamo altri acronimi utilizzati nell’ambito della GDO.

Grande Distribuzione Organizzata

Il significato di GDO consiste nell’offrire ai propri utenti una gamma più o meno ampia di prodotti in vendita nello stesso luogo a prezzi accessibili.

Solitamente i magazzini sono di media e grandi dimensioni dove si possono trovare prodotto del settore alimentare, e marginalmente altri settori non food.

Le dimensioni dei supermercati possono essere diverse, come vedremo nel paragrafo dedicato sotto.

Solitamente dietro ad una catena di negozi è presente un Centro di Distribuzione che gestisce tutta la fase di approvvigionamento con i magazzini dedicati a rifornire i negozi, la gestione dei volantini e non di meno la detenzione di un marchio che lega tra di loro tutti i supermercati della stessa catena.

Il centro di distribuzione, facendosi forza su una catena di negozi con ampie superficie in cui esporre e vendere la merce può essere in grado di avere prezzi convenienti dalle aziende produttrici e quindi avere prezzi ragionevoli anche verso i clienti finali

Altri acronimi da conoscere

Nel mondo della GDO italiana, esistono diverse tipologie di organizzazioni.

Nel mondo degli affari e del commercio non è presente una unica regola che le aziende devono seguire per sviluppare la propria forza e potenza, così come nel mondo della distribuzione. Vediamo alcune specializzazioni

  • DO: Distribuzione Organizzata
    Per raggiungere la capillarità nel territorio, ogni insegna è nata in modo diverso. Infatti possiamo avere delle associazioni di commercianti i quali si sono associati ed hanno creato una unica insegna per aumentare il loro potere di acquisto nei confronti dell’industria, come ad esempio CRAI, Conad e Coop. Queste insegne raggruppano una serie di punti vendita di diversi proprietari serviti da un numero di Centri di Distribuzione presenti nel territorio italiano che a loro volta si sono associati (con suddivisione delle aree di competenza) e cooperano insieme per rafforzare la presenza dei punti vendita nel territorio.
    A volte viene anche indicata con l’acronimo DA – Distribuzione Associata.
  • GD: Grande Distribuzione
    L’organizzazione opposta alla Distribuzione Organizzata è rappresentata dalle catene di grandi supermercati appartenenti ad un unico proprietario, come ad esempio Esselunga, LIDL o Eurospin. In questo caso tutti i supermercati aderiscono alle medesime regole aziendali.
  • GDS: Grande Distribuzione Specializzata
    La grande distribuzione Specializzata è un sottoinsieme della GD ed include le catene specializzate nella vendita di settori merceologici ben definiti. Ad esempio MediaWorld (settore elettronico) e Tigotà (cura casa e persona)

Le dimensioni dei canali di vendita

Attualmente le dimensioni delle strutture, secondo la società Nielsen, sono suddivise in questo modo:

  • Ipermercato: area di vendita superiore a 2.500 m²
  • Supermercato: area di vendita al dettaglio che va dai 400 m² ai 2.500 m².
  • Libero Servizio: area di vendita al dettaglio che va dai 100 m² ai 400 m²
  • Discount: l’assortimento non prevede la presenza di prodotti di marca, area di vendita inferiore a 1000 m²
  • Cash and carry: struttura riservata alla vendita all’ingrosso.
  • Tradizionali: negozi che vendono prodotti di largo consumo di superficie inferiore ai 100 m²
  • Self Service Specialist Drug: negozi che vendono principalmente prodotti per la cura della casa e della persona.

Gli addetti ai lavori solitamente usano le seguenti terminologie per definire le strutture di vendita in base alla superficie di vendita al dettaglio:

  • Iperstore o mini-iper: area di vendita al dettaglio che va dai 2.500 m² ai 4000 m²
  • Superstore: area di vendita al dettaglio che va dai 1.500 m² ai 3.500 m²
  • Supermercato di prossimità: area di vendita al dettaglio che va dai 500 agli 800 m²
  • Superette: area di vendita al dettaglio che va dai 200 m² ai 400 m²

CE.DI. : Centro di Distribuzione

Ti voglio lasciare con un altro acronimo utilizzato nel mondo della GDO, avrai capito che parliamo dell’acronimo CEDI, che sta per Centro di Distribuzione. Il centro di distribuzione è un pò il cuore della grande distribuzione. Se volessimo fare un paragone con il corpo umano, come il cuore pompa il cuore in tutte le zone del corpo, così il centro di distribuzione ricevere la merce nei proprio magazzini e la invia ai punti vendita serviti.

Ma le attività dei CEDI non sono solo queste, ad esempio si occupano del marketing per i punti vendita, delle raccolti punti, della creazione dei volantini, analisi dati e statistiche, etcc. In pratica il CEDI è un punto di riferimento per il punto vendita e le due entità si supportano a vicenda.

Inoltre, nell’ultimo periodo anche il punto vendita è diventato un mini cedi, in quanto sempre più spesso il punto vendita riceve gli ordini dai clienti finali dal canale dell’ecommerce, e quindi deve adottare nel proprio piccolo le tecniche di gestione dell’ordine, preparazione e spedizione tipiche di un centro di distribuzione.

Conclusioni

Se sei arrivato fino in fondo nella lettura ti ringrazio per il tempo dedicato. Fammi sapere nei commenti cosa ne pensi e quali altri acronimi possiamo aggiungere all’elenco.

Ti invito a seguire la mia pagina instagram @logisticait e ad iscriverti alla newsletter.

Grazie,
Francesco (seguimi su Linkedin)

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